STEM in Ghana: sfida in corso

STEM in Ghana: sfida in corso

Passi avanti, si vedono, problematiche, anche. Nell’insegnamento delle materie STEM, il Ghana ha ancora molta strada da fare ma l’ha imboccata e ha anche le idee piuttosto chiare su come proseguire. E questa è una buona notizia. È infatti uno scenario in evoluzione e promettente quello descritto da Emmanuel Yamoah, National Projects Manager di Patriots Ghana. Non nasconde le sfide in atto, ma racconta progetti che nascono con basi solide e condivise.

STEM insegnate a tutte ma scelte da pochi

Non esiste ancora un programma STEM efficace, ufficialmente regolamentato dal Ghana Education Service e validoper tutte le scuole del paese. Guardando alle iniziative intraprese negli ultimi anni, però, si può intravedere la forma che assumerà. Le scienze vengono già insegnate come materia fondamentale per gli studenti dai 9 ai 14 anni, la matematica è presente a tutti i livelli e molti frequentano anche corsi di comunicazione e tecnologia dell’informazione (TIC).

Quando c’è da scegliere per il proprio futuro, però, pochi puntano sulle materie STEM. La quasi totale assenza di esperimenti in classe non aiuta. A questo si aggiungono altre difficoltà come le infrastrutture inadeguate, gli stereotipi di genere, la mancanza di fondi e la scarsa qualità dell’istruzione.

Ben consapevole del quadro “zoppo” di competenze dei futuri protagonisti del Paese, il Servizio educativo del Ghana si è mosso. Lo stesso hanno fatto diverse organizzazioni della società civile. Nonostante i progressi registrati nella sensibilizzazione delle scuole e degli studenti a sfidare i vari stereotipi legati alle STEM, risultati significativi devono ancora essere raggiunti. Ma sono necessari e urgenti, soprattutto nel gender gap, oggi a livelli allarmanti.

“La limitata rappresentanza delle donne nelle carriere STEM non è dovuta alla mancanza di talento, ma a ingiuste concezioni di stratificazione di genere e alla mancanza di modelli di ruolo – spiega Emmanuel – Il nostro programma di mentorship Girls In STEM e altre iniziative simili sfidano queste limitazioni. Abbiamo anche un programma di formazione degli insegnanti per far sì che interagiscano con gli studenti in modo costruttivo e ispirante”.

Hagar, insegnante SeedScience, mentre esegue un esperimento durante un science club per le ragazze.

Altre organizzazioni come PEN e DEXT technologies stanno operando sulla stessa linea, per creare opportunità significative per il futuro.

“Manca tuttavia il legame tra scuola e vita quotidiana degli studenti. Questo non solo porta a prestazioni inferiori in queste materie, ma li spinge a non sceglierle per la propria carriera” racconta Emmanuel, citando però alcune iniziative che stanno provando a far invertire la rotta. Dal 2019 la Siemens Stiftung lavora in Ghana alla formazione degli insegnanti e all’educazione continua alle materie STEM nelle scuole secondarie. Intanto organizzazioni come World Education, SpesForLife Foundation e LING Project, hanno organizzato programmi di tutoraggio STEM nelle scuole rurali come parte dell’iniziativa SpesForLife #STEMSheCan. La sua mission è portare nelle scuole donne professioniste del settore STEM, per incoraggiare le ragazze a frequentare corsi legati alle materie STEM.

Coinvolgimento e costi: cosa frena le STEM in Ghana

Il Ghana, ed Emmanuel, hanno le idee chiare sulle criticità su cui intervenire. Alcune forse immaginabili, quasi banali, altre invece difficili da comprendere per chi non vive in questo contesto.

Bisogna aumentare il tasso di engagement degli studenti, dando agli insegnanti preparazione, tempo e strumenti necessari per pianificare lezioni STEM elaborate e coinvolgenti. È scarsa anche la frequenza con cui in classe si riescono a calare i concetti STEM nel mondo reale. Motivo per cui si ha più difficoltà a capirli e memorizzarli: normale poi che gli studenti siano scoraggiati nell’intraprendere studi scientifici.

Non vanno tralasciati però anche problemi più operativi e pratici come quello dei costi legati all’implementazione dei programmi STEM e quello della barriera linguistica, quando anche l’insegnante non conosce bene l’inglese.

To do list per un Ghana più STEM

Ciò che fa pensare positivo riguardo al futuro del Ghana nel mondo STEM, sono le iniziative avviate e la granularità con cui hanno identificato le leve su cui puntare nei prossimi mesi e anni, da subito.

“L’approccio deve essere olistico, e serve adottare progressivamente strategie sia a livello micro che macro. A entrambi i livelli, però, dovrebbe esserci uno sforzo intenzionale che porti i ghanesi a disimparare e reimparare nozioni e prospettive relative ai campi STEM. Credo che questo sia il fulcro di qualsiasi cambiamento sostenibile nell’istruzione STEM in Ghana” spiega Emmanuel. E aggiunge un’altra sfida ugualmente impegnativa: “Senza un progresso nel cambiamento sistematico di mentalità, qualsiasi altro miglioramento nella fornitura di materiale o infrastrutture non sarebbe sostenibile, né ben gestito”.

Aiuterebbero anche campagne più numerose che combattano gli stereotipi negativi e i ruoli di genere legati alle STEM, soprattutto nelle comunità rurali, e una fornitura maggiore di risorse fisiche e tecniche, per migliorare il processo di insegnamento e apprendimento. Ultimo punto dell’elenco, ma non per importanza, il miglioramento dell’efficacia dell’insegnamento. Un’azione da compiere coinvolgendo gli insegnanti con corsi di formazione basati sulle necessità, che li aiutino ad acquisire le competenze necessarie per superare la barriera linguistica e trasmettere le conoscenze in modo adatto ai bambini.

Se questo ultimo punto suona familiare è perché coincide con la mission di SeedScience, attiva in Ghana con tre programmi interconnessi, tutti finanziati dalla Chiesa Valdese a Patriots Ghana.

Il programma di formazione degli insegnanti ne conta 50 coinvolti in 38 scuole, riuscendo a raggiungere migliaia di studenti. Il programma di tutoraggio Girls In STEM, attraverso interventi mirati per ragazze di livello post-secondario, ne ha finora coinvolte 20. E poi c’è il programma SeedScience On Wheels, un laboratorio scientifico innovativo mobile, rivolto alle comunità emarginate del Ghana. Un’esperienza unica, emozionante e tutta da scoprire.

Insegnanti e studenti mentre eseguono esperimenti ad una delle sessioni del programma SeedScience On Wheels (SOW).

Articolo a cura di Marta Abbà con la collaborazione di Emmanuel Yamoah, National Projects Manager di Patriots Ghana.

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